Fra gli alti grattacieli del mio cuore
vidi dal nulla sorta, quel mattino
una casetta in legno ed un giardino.
Rimasi ad osservarla con stupore.
Sepolta all'ombra della confusione
piccola casa, piccolo il giardino,
dimora antica di strane persone
con gli occhi trasparenti di bambino.
Coltivano filari di speranze,
mettono ai vetri il vischio per Natale
dipingon le pareti delle stanze
con dei colori nuovi da guardare.
Ed io ti penso ancora,
tornando dal lavoro
e tutto non mi sembra poi cosi' lontano
nel tempo e nello spazio che ci sospese in volo
perche' quando ti penso io sento la tua mano
ancora sul mio viso e in tutto quel frastuono
io trovo un posto senza piu' distanza
cosi' calmo e isolato che non esiste suono
e in quella pace il tempo stesso
non ha piu' importanza
E' li' che io ritrovo quel che eri
e quel che avrei potuto esser per te,
vedo noi due bambini, tra i filari
cogliere speranze senza sapere che
c'e' una casetta in legno ed un giardino,
sepolta al centro della confusione,
e dentro i gesti di quelle persone
il sogno di un futuro a te vicino.
1 commento:
Bella...chissa' se nevica
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