Distrattamente amore
a te che di rugiada goccia
non di fior ma d'arsa roccia
allevi la pena penso
come il sogno che mi logora
cresciuto in me senza preavviso
alcuno, d'odio e rancore intriso
e d'affilata arguzia. Povera
condizione mia questa invero
che in me vi sia per noi un intero
mondo e fuori goccia o tempesta
poco importa, se orribile chimera
o sogno, tal dovrai per volere
nostro o del fato, vivere.
Nessun commento:
Posta un commento