martedì 14 febbraio 2017

Biancospino



Sulla strada umida di pioggia e vento
tu, luce lontana nel buio di notte invernale
ed io, fredde gocce di ghiaccio sui rami.
Di mille lucciole spente la vita reclama
la luce sulle nostre sopite emozioni.

Una Lacrima -sola- scende
lenta sul viso, si ferma,
risplende,
riflette la luce lontana e diventa
essa stessa luce e strada
e ghiaccio sui rami.

Un Pensiero -solo- nasce,
si nasconde impaurito nel buio
della notte invernale
e trema
di paura e freddo.

La Lacrima lenta
accarezza la guancia di freddo alabastro,
sulle labbra rosse di fuoco brucia
e ghiaccio sui rami diventa
fiore di biancospino,
angolo di primavera.

E il Pensiero si schiude indifeso,
fragile come una foglia di vetro soffiato,
come un alone di luce
lacrima, pensiero e fiore
nella notte invernale.

E noi, mano nella mano a guardare
il miracolo di un amore creduto
impossibile o perduto
che si schiude fragile e indifeso
come una foglia di vetro soffiato
e trema
di paura e freddo
nel suo angolo di primavera

E il Vento soffia fra le nostre mani,
sui nostri volti gelati, soffia
carico di neve e lamenti
e di paure
e soffia sui nostri corpi nudi,
paralizzati
nel ghiaccio di mille cristalli sui rami.

E l'angolo di primavera,
il miracolo di un amore
creduto perduto e dischiuso,
diventa luce lontana
nel buio di notte invernale.

Ti amo
grida il Pensiero.
Ti amo
risuona nel buio
e il vento si ferma, le mani si stringono forte,
i corpi si uniscono, le labbra  si cercano,
si sfiorano.
Eslpode di fuoco la notte,
in un lampo di sole accecante
si chiudono gli occhi
nell'amplesso di un prato d'estate
avvolto dai rami carichi di bacche
rosse di biancospino.

In morte di Giusto Pio

Testo per la canzone dedicata alla memoria del maestro Giusto Pio, recentemente scomparso.
(musica di Attura)




Amico d’opportunità dipingi con me
le foglie che il vento presto porterà via,
resta con me ad ammirare come
le nostre speranze come verità 
appassiranno lente nella giovinezza
rubata da un tempo rapido e assassino
d’amori troppo semplici per esser veri,
proprio per questo scelti da noi due.

Vieni con me  a toccare un’atra volta il fondo
dei nostri fugaci lampi di genialità,
perché non sia che di troppo dolore
indulgiamo a inquinare i nostri fiumi
ancora una volta,  ti prego leggimi
le mille pagine di presunzione
che abbiamo scritto sazi di vuoto
vane come lacrime di banalità .

Ridi pagliaccio di queste figure secondarie e inutili
suona la danza della vanità che ci rende unici
gettiamo al vento ogni barlume di razionalità
Ogni speranza che ci lega al mondo

Ah come si stava bene dentro quelle scatole!
E com’erano comode quelle pantofole!
Ne è rimasto ancora di brodo di giuggiole?
Saziami,  soddisfami di stupidità.

Amico d’opportunità dipingi con me
le foglie che il vento presto porterà via…

Ridi pagliaccio di queste figure secondarie e inutili
suona la danza della vanità che ci rende unici
gettiamo al vento ogni barlume di razionalità
Ogni speranza che ci lega al mondo