Sulla strada umida di pioggia e
vento
tu, luce lontana nel buio di notte
invernale
ed io, fredde gocce di ghiaccio sui
rami.
Di mille lucciole spente la vita
reclama
la luce sulle nostre sopite
emozioni.
Una Lacrima -sola- scende
lenta sul viso, si ferma,
risplende,
riflette la luce lontana e diventa
essa stessa luce e strada
e ghiaccio sui rami.
Un Pensiero -solo- nasce,
si nasconde impaurito nel buio
della notte invernale
e trema
di paura e freddo.
La Lacrima lenta
accarezza la guancia di freddo
alabastro,
sulle labbra rosse di fuoco brucia
e ghiaccio sui rami diventa
fiore di biancospino,
angolo di primavera.
E il Pensiero si schiude indifeso,
fragile come una foglia di vetro
soffiato,
come un alone di luce
lacrima, pensiero e fiore
nella notte invernale.
E noi, mano nella mano a guardare
il miracolo di un amore creduto
impossibile o perduto
che si schiude fragile e indifeso
come una foglia di vetro soffiato
e trema
di paura e freddo
nel suo angolo di primavera
E il Vento soffia fra le nostre mani,
sui nostri volti gelati, soffia
carico di neve e lamenti
e di paure
e soffia sui nostri corpi nudi,
paralizzati
nel ghiaccio di mille cristalli sui
rami.
E l'angolo di primavera,
il miracolo di un amore
creduto perduto e dischiuso,
diventa luce lontana
nel buio di notte invernale.
Ti amo
grida il Pensiero.
Ti amo
risuona nel buio
e il vento si ferma, le mani si
stringono forte,
i corpi si uniscono, le labbra
si cercano,
si sfiorano.
Eslpode di fuoco la notte,
in un lampo di sole accecante
si chiudono gli occhi
nell'amplesso di un prato d'estate
avvolto dai rami carichi di bacche
rosse di biancospino.
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